Problemi di Coppia
TRATTAMENTO DI:
- Potenziamento di Coppia
- Crisi di Coppia
- Appiattimento affettivo
- Tradimenti
- Gelosia
- Dipendenza affettiva
- Partner narcisista
- Famiglie Allargate
Abitudini, comportamenti ripetitivi, prevedibilità del partner, assenza, mancanza di una progettualità condivisa, tradimenti. A molte le coppie capita di attraversare un momento di crisi, di appiattimento affettivo, fisico ed emozionale.
Rabbia, risentimenti e parole offensive sembrano essere l’unica via comunicativa: stare insieme o separarsi? È possibile recuperare il rapporto?
Risolvere una crisi di coppia è possibile anche quando c’è il tradimento di uno dei due partner o entrambi. Se tra i due partner c’è l’amore, la volontà di risolvere le incomprensioni, i litigi e i punti di blocco che hanno portato al tradimento, è possibile ricostruire un legame solido e continuare a progettare il futuro.
Con l’apprendimento di nuove strategie di comunicazione, simboli e connessioni si può costruire infatti un nuovo contesto definito da nuove regole e significati dove i partner possono riscoprire il piacere di stare in coppia.
Il percorso psicologico mira a ristabilire tra i due partner una comunicazione efficiente e una divisione dei ruoli al fine di una pacifica convivenza. Più la comunicazione sarà efficace più sarà possibile trovare nuove soluzioni e nuovi scenari di svolta.
Dipendenza affettiva
La dipendenza è parte integrante della prima fase dell’innamoramento in cui entrambi i partner sono coinvolti nella conoscenza reciproca. Quando la dipendenza persiste e continua ad esistere nel tempo in uno all’interno della relazione, l’amore diventa simile ad una ossessione: si inizia a controllare il partner in ogni suo spostamento, si deve sempre sapere dove sta, con chi sta, cosa sta facendo e di cosa sta parlando.
La Dipendenza affettiva è un forte bisogno di legame con una persona dalla quale si dipende totalmente e sulla quale si investe tutte le proprie energie.
La persona dipendente ha paura della solitudine, vive costantemente nell’ansia di poter perdere il partner e perciò cerca di soddisfare tutti i suoi bisogni e desideri, dimenticandosi dei propri.
Chi sperimenta la dipendenza affettiva ha la sensazione che la propria felicità dipenda dall’altro, che l’altro è l’unico capace di farmi stare bene. L’altro diventa il centro di se stessi, un eroe, messo sul piedistallo e idealizzato.
Come per le altre dipendenza, uscirne fuori è difficile ma possibile tramite un intervento strategico mirato per il tuo cambiamento di crescita personale.
Scopri come liberarti dalla dipendenza affettiva e diventare emotivamente indipendenti.
Coppie in separazione: come gestire i figli?
Capita che la relazione sulla quale avevamo riposto le nostre più alte aspettative venga meno, per esempio dopo tanti anni io non sono più innamorata dell’uomo che ho sposato oppure il mio compagno mi ha tradita con un’altra e vuole crearsi una famiglia con lei. Il clima emotivo in caso di separazione si esprime in litigi, accuse reciproche, divieti e ripicche, con la conseguenza rischiosa che i figli ne siano il bersaglio o siano lasciati soli a gestire il loro malessere.
Come gestire i figli? Come comunicare ai figli la separazione?
In seguito a una separazione o a un divorzio, capita che i propri figli inizino a provare sentimenti di vario tipo, una crisi che può manifestarsi con maggiore reattività, richiesta di attenzione oppure disperazione, solitudine e angoscia.
Gli adolescenti potrebbero manifestare maggiore contrasto nei confronti del genitore con cui vive e contemporaneamente idealizzazione di quello non presente, oppure viceversa. I bambini potrebbero manifestare sensi di colpa (pensano di essere la causa della separazione dal genitore), di rabbia verso uno dei due genitori (pensano che sia lui/lei la causa della separazione dall’altro genitore) oppure di abbandono (pensano che il genitore non voglia loro più bene). Quanto più la separazione è inaspettata, tanto maggiore è la sensazione di abbandono. La separazione dei genitori da bambini può influenzare negativamente qualsiasi altra relazione la persona sviluppi da adulto, sia essa intima, sociale o professionale. Essere abbandonati significa essere stati “tagliati al di fuori”, proprio come un lutto mette al di fuori della nostra vita la persona cara a cui vogliamo bene.
In questi casi è importante agire con criterio mettendo al primo posto i figli.
Il modo in cui i bambini si comportano e reagiscono dipende, oltre che dal loro carattere, anche dalla loro capacità di cogliere i segnali emotivi dagli adulti di riferimento: se i genitori sono preoccupati e ansiosi, anche i figli saranno più agitati, mentre se i genitori riescono a trasmettere sicurezza e protezione, anche i figli saranno tranquilli.
Indicazioni per il genitore divorziato
In caso di separazione o divorzio, fondamentale diventa il non dover scegliere tra vicinanza e distacco dal figlio, ma trovare delle vie nuove e flessibili che diano un senso di coerenza col passato. Bisogna continuare a vedere e a sentire i propri figli con regolarità. E se il lavoro o le distanze non lo permettono, bisogna utilizzare le modalità tecnologiche moderne come le video-chiamate. In ogni caso, bisogna adattarsi e inventarsi una nuova genitorialità per dare un senso di continuità ai figli e riuscire a mantenere un rapporto di qualità, vivo e solido.
- Spiegare ai figli quello che sta accadendo;
- Scandire una routine prevedibile;
- Creare un ponte tra passato e futuro.
In primo luogo, bisogna SPIEGARE ai figli quello che sta accadendo. In base alla loro età si può scegliere la giusta modalità, ma è fondamentale spiegare cosa sta accadendo poiché l’incomprensibile per loro diventa minaccioso e sperimentano angoscia. Bisogna pertanto spiegare loro la situazione ricorrendo alle favole, alla creatività e al gioco che, con la sua capacità trasformativa, ridimensiona la realtà paurosa.
In secondo luogo, bisogna inserire la PREVEDIBILITÀ che comunica al proprio figlio presenza e rassicurazione. Un messaggino o video-chiamate regolari, ogni giorno alla stessa ora, grazie al contatto visivo potranno far sentire vicino il genitore anche se fisicamente lontano. Scandire una routine prevedibile con ritmi giornalieri sempre identici è fonte di tranquillità per il proprio figlio.
In terzo luogo, altro modo per dare un senso di continuità, può essere quello di costruire un PONTE tra passato e futuro. Si può ricordare attraverso fotografie degli eventi o situazioni passate, come ad esempio le feste di compleanno o qualche vacanza trascorsa con entrambi i genitori e successivamente si può pensare al futuro, ad esempio facendo dei progetti su come si vorrà la prossima festa di compleanno che potrà essere vissuta con entrambi i genitori.
Queste indicazioni permettono di non percepire la separazione come un’interruzione degli affetti. Bisogna ricordare che è importante essere più nutrienti possibili e spetta ai genitori farlo attraverso strategie e modalità funzionali che consentano il mantenimento della relazione col proprio figlio.