Lavoro: tra vincita e perdita
Nel 2005 volli riprodurre quest’opera di Cézanne “I giocatori di carte”. Ne fui colpita dai due personaggi atemporali, nè fermi nè in movimento, nè in attesa nè in azione. Stanno giocando una partita senza giocare le loro carte. Tutto è fermo e immutabile. Credo che nella vita, per via di numerosi e intrecciati fattori, possa capitare più o meno la stessa cosa, siamo dotati di alcune carte ma spesso restiamo immobili vivendo una realtà che quasi diventa sogno.
L’immagine che volli riprodurre rappresenta dunque una partita a carte in cui la scelta delle carte giuste è determinante per l’esito della partita. Risulta fondamentale non solo non restare fermi ma agire, scegliere le carte vincenti e giocarsi al meglio la partita più importante della nostra vita che è la nostra vita stessa.
In caso di vincita gioiremo, in caso di perdita diventa fondamentale non subire, ma gestire e percepire la sconfitta come opportunità di miglioramento e apprendimento. Spesso la perdita viene vista come qualcosa di negativo e da evitare, ma è proprio attraverso la perdita, perdendo più e più volte che si può affinare la tecnica, aggiustare il tiro, prevedere le future occasioni, migliorarsi ed evolversi, superare su stessi e quello che si era.